“Temo che… le vostre menti vengano corrotte… dalla semplicità… nei riguardi di Cristo” 2 Corinzi 11:3
Conosci la formica vellutata? È ricoperta da un sottile strato di peluria, liscio e vellutato al tatto. Un aspetto ingannevole. In realtà non è una formica, bensì una vespa senza ali con un pungiglione temibile. Dopo aver iniettato veleno nelle sue vittime, depone le uova nei loro corpi inermi. Una delle maggiori preoccupazioni di Paolo era che le chiese, dopo essere state salvate per grazia, tornassero a vivere secondo le leggi dell’Antico Testamento. Le metteva costantemente in guardia perché non basassero la loro salvezza e la loro relazione con Dio su opere e prestazioni. “Temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri” (2 Corinzi 11:3-4). Un altro Gesù! Uno spirito diverso! Un altro Vangelo! Paolo avverte ancora: “satana si traveste da angelo di luce” (v.14). Sì, il tuo impegno per il Signore qui sulla terra determinerà la ricompensa che riceverai in cielo. Ma andrai in cielo solo per fede nell’opera completa di Cristo. In cielo nessuno dirà: “Ecco, questo è ciò che Gesù ed io abbiamo fatto!” Il legalismo non solo ti infetterà, ti metterà anche fuori combattimento, immobilizzandoti. Il ministro Scozzese Horatius Bonar scrisse: “Scommetto la mia eternità su una vita che non ho vissuto, su una morte che non è stata la mia; la fisso su un’altra vita, un’altra morte”. Come proteggersi dal “pungiglione” del legalismo”? Dipendendo esclusivamente dalla grazia di Dio.